- 1 Com'è fatta una buona sedia da ufficio
- 2 Scegliere una buona sedia da scrivania: a cosa fare attenzione
- 3 Tutti gli accessori di una buona sedia da ufficio
Una buona sedia da ufficio non assicura solo il più totale comfort quando si è alla scrivania ma dovrebbe essere in grado di garantire che la postura di chi la utilizza sia sempre quella più giusta e che, nonostante le diverse ore passate seduti, non ne vengano compromessi né la salute della schiena, né più in generale il benessere olistico della persona. Ci sono caratteristiche specifiche, così, che questa deve rispettare e la buona notizia è che la maggior parte delle aziende del settore investono oggi in ricerca su materiali, sulle tecnologie per offrire ai propri clienti un prodotto davvero ottimale.
Com’è fatta una buona sedia da ufficio
Prima e per capire, però, com’è fatta una buona sedia da ufficio vale la pena fare una precisazione: in commercio si trovano sedie da scrivania vendute come sedie da scrivania ergonomiche o sedie da scrivania funzionali – e che aiutano, cioè, a combattere possibili disagi legati a problemi di cervicale per esempio – e, nella maggior parte dei casi si tratta di ottimi prodotti, utili al comfort e alla comodità di chi li utilizza; non c’è però in assoluto una sedia da ufficio migliore delle altre e la scelta dovrebbe essere sempre tarata su esigenze e abitudini personali. Va da sé, del resto, che un gamer per esempio potrebbe avere necessità completamente diverse da quello di uno studente.
Per avere un’idea di com’è fatta, però, una buona sedia da ufficio basta guardare a quelle che sono le direttive europee in materia. Quello che non tutti sanno, infatti, è che il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro del 2008 ha recepito una serie di standard che riguardano proprio le sedute da ufficio, in particolare riferimento alle necessità dei lavoratori che utilizzano dei videoterminali. Sono standard che riguardano dimensioni, resistenza, durabilità – oltre che una serie di test da effettuare per accertarsi di ciascuna di queste caratteristiche – e che, oggi, la maggior parte delle aziende del settore applica ai suoi prodotti. In altre parole, insomma, una sedia da ufficio a norma ha
- una base a cinque razze;
- un sistema che le permetta di rotare sul proprio asse;
- uno schienale regolabile, sia in altezza sia in inclinazione;
- ruote anch’esse rotabili
- e altri meccanismi regolabili appositi per adattarsi alla statura del dipendente.
Proprio l’esistenza di questi requisiti stabiliti per legge, tra l’altro, suggerisce che sta in capo al datore di lavoro fornire ai propri dipendenti una buona sedia da ufficio e che, no, non è affatto un vezzo.
Scegliere una buona sedia da scrivania: a cosa fare attenzione
Proviamo, seppure brevemente, a capire perché e come ciascuno di questi elementi contribuiscono a fare di una sedia da ufficio la miglior sedia da ufficio che si possa scegliere.
Non è difficile capire che, fungendo da sostegno di tutta la struttura, la base sia importante per assicurare la comodità e il comfort di una sedia da scrivania, tanto quanto per garantire una facilità di movimento e – non ultima – una certa resistenza. Quanto all’ultimo obiettivo, si costruiscono e mettono in commercio oggi quasi esclusivamente sedia a cinque razze proprio perché risultano più stabili e durature nel tempo.
Una sedia da PC in grado di ruotare attorno al proprio asse, invece, è una sedia che permette a chi la utilizza una maggiore libertà di movimento, assecondando per esempio lo spostamento dello sguardo sullo schermo e anche i movimenti più impercettibili del corpo.
A una funzione simile serve uno schienale che, oltre che regolabile, abbia un sistema automatico d’inclinazione che accompagna i movimenti del tronco: le sedie da scrivania più moderne ne sono dotate tutte, ma è importante assicurarsi anche della resistenza esercitata da questo stesso sistema, che deve essere minima e non richiedere eccessivo sforno. La seduta, per il resto, deve essere regolabile in altezza e, ancor meglio, anche in distanza dalla scrivania.
Serve a mantenere la postura giusta quando si è seduti: postura che conta ginocchia piegate a 90°, piedi a loro volta a 90° rispetto alla parte inferiore delle gambe, tronco inclinato tra i 100° e i 135° rispetto alle gambe e gomiti posizionati ad angolo retto rispetto alla scrivania.
Ciò implica che, sebbene non siano formalmente tra le caratteristiche che fanno di una sedia da ufficio una buona sedia da ufficio, si dovrebbe tenere conto anche della facilità con cui si riesce a regolare l’altezza da terra attraverso apposite leve e sistemi a pistone o della disponibilità di braccioli regolabili.
Anche le dimensioni, infine, possono fare la differenza: è importante soprattutto che quelle della seduta siano giuste e non costringano chi la utilizza ad assumere posizioni scorrette (con le gambe accavallate, eccetera) per troppo tempo.
I materiali meritano un discorso a sé: oggi in commercio si trovano sedie da scrivania in praticamente qualsiasi tessuto e con praticamente qualsiasi rifinitura e, anche in questo senso, vale il mantra che non c’è una sedia da ufficio più buona nei materiali in assoluto, ma tutto dipende da quello che si sta cercando. L’unico principio guida deve essere, insomma, il comfort di chi la utilizzerà per più tempo. Motivo per cui, per esempio, si potrebbero preferire i materiali traspiranti alla più classica pelle: se la seconda dà un tocco raffinato e classico all’ambiente di lavoro, i primi assorbono meglio il sudore e sono adatti a tutte le temperature. Allo stesso modo ci si dovrebbe assicurare che tutte le componenti della sedia da ufficio siano realizzate in tessuti anallergici e testati. Qualcuno potrebbe trovare particolarmente comodo il foam o altri materiali che memorizzano corporatura e postura di chi utilizza le sedie in modo da farle risultare più ergonomiche ma, soprattutto in questo caso, si può optare per accessori da acquistare al bisogno.
Tutti gli accessori di una buona sedia da ufficio
Proprio il capitolo accessori chiude questa guida essenziale alla scelta di una buona sedia da ufficio. Ce ne sono tanti e molto diversi tra loro per utilità e occasioni di utilizzo: poggiatesta molto utili nel caso in cui si sia costretti alla scrivania per ore e ore, cuscini pensati ad hoc per chi soffra di problemi di cervicale, oltre che accessori “di design” e pensati per rendere esteticamente più gradevole la sedia da scrivania. In questo senso più che mai la scelta non può che essere strettamente personale.