- 1 La normativa nazionale sulle sedie da ufficio: scopo e indicazioni.
- 2 Il decreto:
- 3 Caratteristiche:
- 4 Regolazioni:
- 5 La normativa europea:
- 6 Sedile:
- 7 Schienale:
- 8 Base:
- 9 Sicurezza:
- 10 Conclusioni:
Le sedie che utilizziamo in ufficio, sono da considerarsi un presidio. E così come ogni altro presidio e struttura che compongono il luogo di lavoro, devono corrispondere a determinati standard normativi.
Si tratta di norme finalizzate ad assicurare il benessere di coloro che trascorrono tutta la loro giornata seduti alla scrivania davanti al PC.
La normativa nazionale sulle sedie da ufficio: scopo e indicazioni.
Lo scopo principale di tale regolamentazione è quindi quello di dettare le caratteristiche delle sedie da ufficio. Devono presentare alcune caratteristiche specifiche. In modo da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Nel nostro Paese è in vigore il Testo Unico sulla Sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/2008). Questo decreto fornisce i criteri cui le aziende produttrici di sedie da ufficio devono attenersi. Nella fase della progettazione e nella realizzazione dei loro prodotti.
Il decreto:
Il Testo Unico del 2008 sostituisce la precedente normativa del 1994. Si pone l’obiettivo di tutelare la salute fisica e mentale dei lavoratori oltre che di prevenire danni alla stessa. Per tale motivo è il riferimento legislativo per la gestione degli ambienti di lavori sotto vari profili. Tra questi, anche quelli relativi alle sedie per ufficio. Ciò, senza tralasciare:
- la formazione professionale,
- l’informazione sul luogo di lavoro,
- l’utilizzo degli strumenti lavorativi,
- le caratteristiche dell’ambiente,
- gli obblighi del datore di lavoro.
Caratteristiche:
La sedia da ufficio dovrà in primis essere ergonomica. Consentendo in particolare l’adattamento alle caratteristiche corporee dell’utilizzatore e la stabilità in generale. Inoltre non potrà mancare uno schienale che consenta la giusta impostazione di altezza e inclinazione. Il tutto è naturalmente finalizzato a garantire al lavoratore una postazione di lavoro confortevole. Sicura e idonea. Per scongiurare il rischio di danni immediati o futuri alla sua salute.
Questo sarà possibile studiando e progettando soluzioni che scongiurino qualsiasi situazione di rischio. Ad esempio, lo slittamento in avanti o il rovesciamento.
Una sedia che risponda ai requisiti stabiliti dalla legge dovrà quindi presentare caratteristiche di comodità e solidità. Oltre a consentire al lavoratore dinamicità e libertà di muoversi, evitando una eccessiva staticità.
Regolazioni:
La sedia potrà essere dotata o meno di braccioli. In ogni caso, dovrà consentire la regolazione in altezza.
Lo schienale dovrà essere funzionale a supportare in modo adeguato la zona lombo-sacrale, spesso soggetta a contratture ed indolenzimento.
La seduta dovrà adattarsi alla struttura ed alla corporatura dell’utilizzatore.
Schienale e seduta dovranno avere bordi arrotondati per evitare qualsiasi danno alla persona. Inoltre la seduta dovrà essere conformata in modo da consentirne il movimento girevole ed evitare problemi di scivolamento.
Infine ogni sedia dovrà essere accompagnata dal proprio manuale di utilizzo e manutenzione redatto nella lingua di riferimento.
Considerata l’importante durata media di 8 ore di permanenza in posizione seduta, la parola d’ordine è dunque comfort.
La normativa europea:
La normativa europea UNI EN 1335 indica nel dettaglio quali devono essere le dimensioni delle sedie da ufficio. I requisiti di stabilità, sicurezza e resistenza delle sedute.
Il fattore stabilità è di grandissima importanza.
Basti infatti considerare che la permanenza prolungata su una sedia non in grado di mantenere l’ottimale condizione di equilibrio. Questa ci espone al rischio di rovinare a terra con conseguenti danni per il fisico.
Anche l’attenzione posta ai requisiti di sicurezza è dovuta alla volontà ed alla necessità di preservare l’incolumità dei dipendenti sul luogo di lavoro.
Infatti l’importante quantitativo di ore che quotidianamente trascorriamo seduti in ufficio rende doveroso garantire una postazione confortevole. Oltre a rispondente ai massimi standard di sicurezza.
Entriamo quindi, nei dettagli della legislazione europea.
Grande attenzione è posta anche qui alla tutela del benessere del lavoratore. Infatti si stabilisce che la sedia deve consentire il mantenimento di una posizione adatta all’altezza del lavoratore ed all’attività svolta. Inoltre la seduta deve poter supportare le gambe e l’area lombare in modo adeguato.
Ecco nel dettaglio le dimensioni che devono presentare le varie componenti della sedia da ufficio.
Sedile:
profondità della superficie: 380 mm minimo;
larghezza: 400 mm minimo.
Schienale:
altezza: 220 mm minimo se lo schienale è regolabile in altezza; 260 mm minimo se lo schienale non è regolabile in altezza;
altezza dal bordo superiore: 360 mm minimo;
larghezza: 360 mm minimo.
Base:
proiezione: 365 mm massimo.
Sicurezza:
Passiamo ora ai requisiti di sicurezza e stabilità delle sedie da ufficio. La normativa europea indica criteri e sistemi di prova idonei. Questi criteri devo valutare la stabilità di tutti i tipi di sedute per adulti. Comprese quindi quelle da ufficio, di peso fino a 110 Kg.
Viene pertanto presa in considerazione ogni tipologia di sedia. Indipendentemente dall’uso che se ne dovrà fare.
Rispetto alle precedenti versioni, l’attuale normativa tiene in considerazione in modo completo ogni possibile modalità di interazione tra la seduta ed il corpo dell’utilizzatore.
Ciò è evidente dal fatto che gli usi presi in esame non sono più solo ed esclusivamente quelli privati e domestici.
Inoltre si è proceduto ad armonizzare i sistemi di prova finalizzati a valutare la stabilità delle sedute (per ufficio e per ogni altro uso), raccogliendoli in un unico documento.
Si è introdotto un sistema per esaminare la stabilità dell’angolo del sedile per ogni tipologia di sedia, portando il relativo carico da 27 a 30 Kg.
Al fine di valutare la sicurezza e la stabilità delle sedie da ufficio, la normativa prevede specifici carichi e cicli di prova. Questi indicano i valori di riferimento entro i quali devono mantenersi i risultati dei test eseguiti sulle sedie da uffcio.
Le prove da effettuare riguardano:
il carico statico del fronte anteriore;
il carico statico del poggiapiedi;
la fatica esercitata sullo schienale del sedile;
- il carico statico dello schienale della sedia;
la fatica esercitata sui braccioli;
il carico statico sui braccioli prima della stabilità;
il carico statico sui braccioli dopo la stabilità.
Conclusioni:
Si tratta dunque di un quadro normativo di estrema importanza in un’ottica di tutela. Per la salvaguardia e preservazione della salute e della sicurezza di tutti coloro che quotidianamente affrontano lunghe ore seduti alla scrivania.
Un quadro che dovrà rigorosamente essere rispettato dalle aziende produttrici. Pena la non conformità e conseguente non commerciabilità dei loro prodotti. Oltre che influire negativamente sulla salute dell’utilizzatore. Aspetto che probabilmente è ben più grave della non commerciabilità.