Disporre di una seduta confortevole e funzionale si impone come una necessità al giorno d’oggi, alla luce di una vita sostanzialmente sedentaria, trascorsa davanti al monitor di un computer. Vita sedentaria che fa assumere il più delle volte una postura scorretta, con malesseri sia fisici che mentali, dove per postura intendiamo la relazione che si stabilisce tra la posizione del corpo, “condizionata” dalla forza di gravità, e l’ambiente circostante. E quando detta postura non è corretta, non è solo il corpo a risentirne – con mal di schiena e dolori alle gambe in particolare – ma anche la testa, con difficoltà di concentrazione e conseguente calo della produttività lavorativa. La classica “reazione a catena”, dunque, che non deve assolutamente sussistere.
Ciò spiega l’importanza dell’acquisto di una sedia da ufficio consona, che assicuri una condizione di stabilità con il minor sforzo muscolare possibile. Dovrà dunque essere ergonomica, in modo che la colonna vertebrale assuma una posizione ottimizzata e naturale, ed essere fornita di un ampio schienale, che possa contenere con facilità tutta la schiena, ma anche di una seduta improntata al massimo del comfort, tale da evitare un’errata posizione del bacino. Senza trascurare, poi, la possibilità di modificare l’altezza di detta seduta, e di inclinare lo schienale, proprio per impedire che l’utilizzatore assuma una postura, oltre che scomoda, dannosa per la propria salute.
Premesso che esistono criteri-base, fattori imprescindibili da considerare prima di procedere alla scelta – che analizzeremo di qui a breve – bisogna innanzitutto partire dalla “destinazione d’uso” del prodotto in oggetto, dunque dall’incarico ricoperto. E valutare, quindi, il numero di ore lavorative, o la postazione – se statica o richiedente spostamenti all’interno della propria area di competenza – o ancora, la ventilazione dell’ambiente in cui si lavora, per veicolare il proprio acquisto verso un determinato modello, piuttosto che verso un altro. Detto questo, i principali fattori da tenere presente sono rappresentati dalla struttura, dai materiali, dal comfort e dalla versatilità. Esaminiamoli singolarmente.
Primo fattore da valutare, la struttura è costituita da quelli che sono gli elementi principali di una sedia da ufficio, dunque lo schienale, il sedile, i braccioli, l’altezza massima e minima modificabile, elementi variabili da modello a modello.
Nello specifico, lo schienale – in genere non del tutto dritto, ma che segue la forma a “s” della colonna – deve avere un’ampiezza tale da poter consentire una postura corretta; mentre il sedile – spesso modellato in modo tale da adattarsi alla forma del corpo – ha il “compito” di sostenere il peso dell’utilizzatore, dunque di “adeguarsi” alla sua mole fisica. In merito indichiamo la portata massima, oscillante tra i 100 ed i 150 Kg, ma alcune sedie da ufficio possono supportare pesi anche maggiori, di 180 Kg.
Da sottolineare poi la presenza, nei prodotti di alta gamma, di un sostegno lombare, un rinforzo, sovente regolabile, che offre il corretto appoggio alla parte inferiore della schiena.
Rientrano nella struttura del prodotto in oggetto anche i braccioli (che individuano, come vedremo di qui a poco, anche il fattore di comfort di un singolo modello), la base e le rotelle. I primi, in particolare, sono sempre previsti nei modelli di fascia medio-alta, mancando, al contrario, in quelli economici; le rotelle, invece, contribuiscono a rendere una sedia da ufficio più o meno scorrevole, e dunque più o meno “mobile”, specie in ambienti con pavimenti in parquet o moquette.
Di estrema importanza al momento della scelta, i materiali influenzano il maggiore o minore comfort della sedia, indicandone altresì la resistenza all’usura e la stabilità nel tempo. Pelle vera o sintetica, tessuto, rete di maglia, plastica: sono tanti e diversi i materiali adoperati. I modelli in pelle vera sono riscontrabili in una fascia di prezzo alta, quelli in finta pelle, tessuto e rete di maglia in una fascia medio-alta, quelli in plastica, invece, risultano sempre più rari a reperirsi perché di qualità assai scadente. Una nota specifica la merita il rivestimento in tessuto a rete, in quanto coniuga resistenza, elasticità e traspirabilità.
Nell’ambito dei materiali, infine, va anche considerata l’imbottitura, assolutamente anallergica ed atossica.
L’ultimo parametro da tenere presente è quello legato al comfort e alla versatilità della sedia da ufficio, parametro da intendere quale possibilità di regolare la stessa così che la postura assunta sia una postura corretta. Una postura che terrà conto della giusta distanza, da parte dell’utente, dal ripiano, dalla tastiera, e dal mouse, scongiurando il rischio di posizioni scomode oltre che dannose.
Quasi tutti i modelli offerti dal mercato sono ergonomici, consentendo la regolazione in altezza del sedile e l’inclinazione dello schienale, in modo da adattarsi al meglio a ciascun utilizzatore. Soprattutto chi trascorre molte ore al computer, assorbito dall’attività lavorativa, spesso tende a dimenticare di rilassare i muscoli, la schiena ed il collo, così come di sgranchire un po’ le gambe di tanto in tanto: sul punto, i meccanismi di reclinazione basculante e di reclinazione sincronizzata sono di notevole aiuto, in quanto “accompagnano” i movimenti del singolo individuo quando ci si appoggia all’indietro, così da distendere muscoli e legamenti.
All’interno del comfort e versatilità di una sedia da ufficio rientrano anche i braccioli, esaminati or ora a proposito della struttura: integriamo questo aspetto sottolineandone la necessità in presenza di un costante uso del computer – perché di valido sostegno per gli avambracci – e, al contrario, il loro essere un intralcio, un “freno”, qualora si abbia bisogno di estrema libertà di movimento.
Il prezzo di una sedia da ufficio sicuramente ha il suo peso in sede di acquisto, poiché aiuta a rendersi conto del livello qualitativo del prodotto, considerato negli aspetti relativi alla tecnologia e ai materiali adoperati. Si possono distinguere 3 rispettive fasce di prezzo: fascia bassa (prezzo inferiore a 50 Euro), fascia media (50-100 Euro), fascia alta (superiore a 100 Euro).
- Fascia bassa (prezzo inferiore a 50 Euro). Non idonee per un utilizzo prolungato, le sedie da ufficio rientranti in questa fascia hanno una struttura piuttosto semplice, caratterizzata dalla mancanza di braccioli e da uno schienale di dimensioni assai ridotte, che permette di poggiare solo la parte superiore della schiena. Qualitativamente scarsi, i materiali adoperati sono soggetti ad una maggiore usura. Si tratta di prodotti da prendere in considerazione esclusivamente per un uso non superiore alle 2/3 ore giornaliere.
- Fascia media (prezzo tra 50 e 100 Euro). Le sedie da ufficio appartenenti alla fascia di prezzo media sono fornite di caratteristiche migliori per quanto concerne gli aspetti legati alla struttura, ai materiali adoperati, ed alla versatilità nell’utilizzo. Lo schienale, infatti, ampio e confortevole – tale da consentire di poggiare la schiena completamente – è talvolta reclinabile per potersi meglio adattare alla posizione assunta durante lo svolgimento del proprio lavoro; lo stesso vale per i braccioli, che, sempre presenti, possono in alcuni casi essere aperti e chiusi in base alle proprie necessità. L’altezza del sedile, poi, in linea di massima maggiore di quella dei prodotti di fascia bassa, è sempre regolabile. Diversi, infine, i materiali utilizzati: si va dal tessuto traspirante alla finta pelle.
- Fascia alta (prezzo superiore ai 100 Euro). Decisamente più complete rispetto alle sedie da ufficio appartenenti alle precedenti fasce di prezzo, quelle di fascia alta sono progettate per offrire un comfort ideale a coloro i quali devono trascorrere parecchie ore alla scrivania. Oltre ai tratti caratteristici che accomunano la maggior parte dei modelli sul mercato – braccioli, rotelle, regolazione dell’altezza del sedile – quelli di questa categoria possono essere disporre di una serie di optional, come un cuscino poggiapiedi estraibile, o un cuscino lombare perché il busto assuma una postura corretta. Migliori, oltre alle caratteristiche, sono anche i materiali utilizzati, così come la portata, superiore in termini di peso, che può reggere anche oltre 200 Kg.
Per quanto riguarda la marca di una sedia da ufficio, senza dubbio in commercio esistono brand che oramai sono un “nome” a livello di materiali adoperati e di attenzione per gli aspetti connessi all’ergonomia (citiamo, a titolo esemplificativo, Topstar, Intey, Ergomax). Non siamo, tuttavia, in presenza di un fattore determinante per rendere “migliore” per le proprie esigenze, una sedia da ufficio: più importante, invece, è concentrarsi sugli aspetti tecnici del singolo prodotto, così da avere un quadro sufficientemente ampio per valutare se quel determinato modello a cui si è interessati fa al caso proprio.
Le sedie da ufficio “particolari” sono quelle progettate per soddisfare determinate e personali necessità, come ad esempio quelle concernenti problematiche serie alla schiena o alle articolazioni. Accessori specifici per dette necessità possono essere, a titolo esemplificativo, i poggia ginocchia, oppure supporti supplementari per la schiena, con diverse sedute alternative o con sostegno a dondolo, di ausilio per impedire che il bacino resti fermo troppo a lungo.
Così come è importante scegliere un’adeguata sedia da ufficio, altrettanto importante è regolarla in modo tale da mantenere una posizione corretta durante lo svolgimento della propria attività lavorativa. Vediamo, nel dettaglio, come procedere in merito.
- Regolare l’altezza da terra. È il primo step da effettuare perché si assuma una giusta postura durante il lavoro, servendosi di una leva che controlla il pistone a gas. L’altezza appropriata è quella che consente di tenere i gomiti appoggiati alla superficie da lavoro formando un angolo retto: a tale scopo, bisogna sedersi il più vicino possibile alla scrivania, muovere la leva rimanendo seduto sulla sedia per abbassarla; alzarsi o “spingere” i piedi, muovere la leva e sollevare il sedile per spostare in su la sedia. Le gambe, poi, dovrebbero formare un angolo di 90° alle ginocchia, mentre i piedi dovrebbero poggiare per bene a terra.
- Regolare l’altezza dei braccioli. Di valido aiuto per far riposare di tanto in tanto le braccia, i braccioli dovrebbero avere un’altezza tale da lasciare all’utilizzatore una sufficiente libertà di movimento durante lo svolgimento dell’attività lavorativa: se troppo alti, rischiano di creare eccessiva tensione su polsi e dita.
- Inclinare in modo consono lo schienale. È una funzione di estrema importanza, perché consente di mantenere la schiena in posizione dritta anche quando ci si muove, senza che ci si debba spingere in avanti o incurvarsi. Due sono i principali meccanismi di reclinazione dello schienale delle sedie da ufficio: il sistema basculante, secondo cui lo schienale si reclina quando ci si appoggia indietro, ed il sistema sincronizzato, che vede reclinarsi sia il sedile che lo schienale, accompagnando i propri movimenti. Generalmente, per la regolazione della durezza dello schienale è sufficiente adoperare la manopola situata sotto il sedile, attivando e disattivando il meccanismo con la leva laterale sotto al sedile stesso.
- Regolare la profondità del sedile. Per regolare la profondità del sedile, bisogna misurare la distanza intercorrente tra il proprio polpaccio e la parte frontale della sedia: l’ideale distanza di 5 cm sarà rispettata quando si riesce ad “interporre” il pugno tra la sedia e la gamba. Se non è così, sarà allora necessario regolare la profondità del sedile, se la sedia è fornita di tale opzione, portando – tramite la specifica leva laterale – lo schienale in avanti e indietro sino a trovare il punto esatto.
- Regolare l’altezza dello schienale ed il sostegno lombare. Possibilità prevista dalle sedie da ufficio di fascia alta, la regolazione dell’altezza dello schienale consente un’adattabilità ad individui di diversa altezza, oltre a dare un migliore appoggio alla schiena. Ed il poggiatesta, se presente, si rivela particolarmente comodo anche per gli utilizzatori più alti, diminuendo i problemi di cervicale. I modelli forniti di sostegno lombare regolabile si adeguano bene al proprio corpo, e sono suggeriti specialmente in caso di dolori alla vita: l’altezza del sostegno va regolata in modo che coincida con la curva inferiore della schiena.
La sedia da ufficio può essere acquistata in uno dei tanti punti vendita specializzati in arredo per l’ufficio, soluzione, questa, che offrirà una vasta gamma di modelli e la massima opportunità di scelta. Analoga possibilità è garantita online, opzione da preferire magari nel caso in cui non si disponga di molto tempo a disposizione.
Il mercato è caratterizzato da un’offerta di sedie da ufficio ampia e variegata, che prevede diverse tipologie destinate a specifici utilizzi. Questo è il motivo per il quale è opportuno effettuare una distinzione tra i vari modelli a disposizione, che si rivelerà utile ai fini della propria scelta.
- Sedia da ufficio operativa. Caratterizzata da una maggiore o minore ergonomia – dato, questo, spesso strettamente connesso al costo – e dalle rotelle, prende questo nome perché rivolta a chi svolge il proprio lavoro in posizione seduta. Nell’ambito delle sedie da ufficio operative è possibile distinguere una fascia entry level ed una di maggior prezzo. La prima è indicata per chi trascorre, nel totale, meno di 20 ore alla settimana seduto, cambiando spesso postazione o alzandosi con frequenza: il che consente di “sacrificare” tutte quelle caratteristiche legate alla comodità del prodotto in oggetto. La sedia da ufficio più ergonomica, e più costosa, è invece “destinata” ad un utilizzo superiore alle 20 ore settimanali, situazione, questa, che richiede maggiore comfort e maggior numero di accessori: studiata per sostenere nel migliore dei modi la schiena ed essere di aiuto nel conservare una postura corretta durante l’attività lavorativa, essa è fornita di meccanismi altamente tecnologici, con movimenti sincronizzati del sedile e/o dello schienale, o sedili avvolgenti che sostengono il bacino.
- Sedia da ufficio direzionale. Uno stile più raffinato ed elegante – che ben si sposa con l’arredamento di uffici di alto livello – è il tratto caratterizzante di questo tipo, talora chiamata anche poltrona direzionale. All’ergonomia già presente in quella da ufficio operativa si uniscono linee ricercate e materiali di ottima fattura, ed anche particolari imbottiture che contribuiscono ad accrescere la “grandiosità” e la comodità dei modelli facenti parte di questa categoria.
- Sedia da ufficio da attesa e da conferenza. È quella destinata alle zone di accoglienza, alle aree relax, alle sale conferenze, nonché quella per i visitatori/clienti: una base fissa, cioè la mancanza di rotelle – proprio perché chi vi si siede lo fa per un tempo limitato – è il tratto caratteristico di questa tipologia di sedia, presente in commercio con varie tipologie di gambe e di sedute.
L’utilizzo – sovente condiviso – di una sedia da ufficio, richiede una regolare pulizia e manutenzione della stessa. E ciò si che essa si trovi in un ufficio, sia a casa. Vediamo, dunque, come procedere al riguardo.
In assenza di particolari problemi di sporco, basta utilizzare un panno morbido per eliminare lo strato superficiale di polvere, effettuando questa operazione regolarmente, onde evitare depositi della polvere stessa. Qualora siano presenti residui di grandi dimensioni, specie nella fessura tra la seduta e lo schienale, un aspirabriciole o una spazzola con setole soffici rappresenta la soluzione migliore. Non vanno ovviamente trascurate le ruote, che girando su pavimenti o tappeti raccolgono sporco di vario genere (incrostazioni di cibo o pietrisco, ad esempio), possibile blocco al funzionamento delle stesse: una buona idea, in merito, è quella di servirsi di uno stuzzicadenti, o anche di un coltello da burro, comodo perché si introduce con facilità nella “spaccatura” tra la rotella e la sua copertura, consentendo di raschiare o rimuovere eventuali detriti “frenati” all’interno. Un’apposita pinzetta, invece, si rivela utile per eliminare capelli intrappolati all’interno delle ruote stesse.
Nel caso in cui sussistano macchie, invece, un apposito smacchiatore per tappezzerie è d’obbligo qualora il tessuto che riveste la seduta e lo schienale della sedia da ufficio non sia lavabile in acqua. In caso contrario, basta diluire nell’acqua qualche goccia di detersivo per i piatti, adoperando un panno morbido; poi bisogna sciacquare servendosi di un altro panno inumidito solamente con acqua, e mettere la sedia ad asciugare, se possibile all’aperto. Una macchia di inchiostro, nello specifico, può essere rimossa servendosi di un batuffolo impregnato di alcool: attenzione, però, ai tessuti acrilici, che possono danneggiarsi con più facilità.