- 1 I rischi di una postura scorretta
- 2 Evitare contratture e tensioni muscolari
- 3 Come è fatta una sedia ergonomica basculante
- 4 Le caratteristiche da considerare per l'acquisto
Che vi troviate in ufficio o a casa, è probabile che una parte considerevole della giornata venga spesa seduti alla scrivania, magari davanti al pc o intenti alla lettura. Ecco perché la scelta di una buona sedia su cui passare le nostre sessioni di lavoro e studio diventa importantissimo. Ma attenzione: una “buona sedia” non vuol dire necessariamente una sedia più comoda!
I rischi di una postura scorretta
Quando ci sediamo, infatti, il nostro corpo tende naturalmente ad assumere una posizione che ci richieda il minimo dispendio di energie. Così facendo, andiamo a ridurre l’angolo fra il bacino e la schiena, provocando una curvatura della colonna vertebrale che a lungo andare può portare a contratture e “ingobbamenti”. Il peso del nostro corpo grava su ossa e articolazioni, mentre il sangue circola più lentamente di quando siamo in movimento: una situazione di “blocco generale” che non solo è rischiosa per la salute, ma ci fa anche diminuire la concentrazione.
Evitare contratture e tensioni muscolari
Le sedie ergonomiche basculanti sono state appunto progettate per correggere la postura che assumiamo quando stiamo seduti. La loro conformazione costringe a mantenere la schiena dritta, con la colonna vertebrale leggermente in tensione. Per questo, come accennavamo, a un primo utilizzo la sensazione potrebbe essere di “scomodità”: il nostro corpo si trova in una posizione che richiede un maggiore sforzo di quello cui siamo normalmente abituati. Ma basta un piccolo periodo di adattamento per scordarsi di qualsiasi difficoltà o fastidio iniziali.
C’è un secondo fattore di enorme importanza, che è il movimento. Spostarsi, cambiare posizione, “sgranchire” quelle articolazioni che erano magari inattive da un po’, può essere di grande aiuto quando si deve passare molto tempo alla scrivania. Il corpo così è libero di controbilanciare il peso che inevitabilmente grava in eccesso su determinate parti. Perciò, la maggior parte delle sedie ergonomiche in commercio sono “basculanti”: permettono cioè un’oscillazione in avanti e indietro per scaricare le tensioni muscolari che vengono a crearsi quando state seduti.
In generale, va comunque ricordato che è bene non trascorrere troppo tempo seduti e che conviene sempre alternare le sessioni alla scrivania a momenti in cui si mantiene la posizione eretta.
Come è fatta una sedia ergonomica basculante
Le sedie ergonomiche basculanti sono allora dei modelli di sedia che cercano di coniugare appunto la correzione della curvatura della schiena con una certa libertà di movimento. Di base, hanno un appoggio per ginocchia o tibia (dipende dall’altezza di ciascuno) che “imposta” la posizione delle nostre gambe per garantire una maggiore estensione delle colonna vertebrale. La loro conformazione permette di spostare il peso in avanti e indietro, senza che però si rischi di perdere totalmente l’equilibrio: esistono dei “punti di blocco” oltre i quali la sedia non può più ulteriormente inclinarsi. Si possono trovare sia fornite di schienale che prive di esso, ma è comunque consigliabile (soprattutto se si deve passare molto tempo seduti) di acquistarne una che preveda un appoggio per la colonna vertebrale. Un altro elemento importante è dato dai braccioli. Esistono alcuni modelli “classici” di sedia ergonomica basculante che, per esempio, sono costituiti soltanto da sedile e appoggio per le gambe. Se però avete spesso bisogno di “staccare” il corpo dalla scrivania per distendere la schiena e rilassare anche le braccia, ecco che i braccioli potrebbero risultarvi quasi indispensabili.
Le caratteristiche da considerare per l’acquisto
Ma come scegliere la sedia più adatta alle nostre esigenze? Innanzitutto, è bene ricordare che tutti noi abbiamo caratteristiche differenti. Non esiste un modello che sia migliore in assoluto, ma occorre valutare caso per caso a quali necessità va a rispondere la vostra scelta.
Un buon principio da tenere a mente è quello della versatilità. Come dicevamo, la comodità e i benefici apportati da una sedia ergonomica basculante dipendono molto anche dall’altezza di chi utilizzerà il modello nonché dal rapporto fra l’altezza cui si troveranno le nostre mani e quella in cui si troverà invece la scrivania. Un elemento da considerare è dunque quanto possiamo regolare la nostra sedia. Tanti modelli in circolazione permettono infatti di regolare altezza, inclinazione, braccioli e schienale della sedia secondo le nostre esigenze. Si tratta certamente di un plus che rende il nostro acquisto potenzialmente più adatto a un numero maggiore di situazioni e ambienti.
Un’altra caratteristica da tenere d’occhio è la qualità dei materiali di cui è costituita la sedia. Per quelle in legno, ad esempio, esiste un sistema di piegatura del materiale che è stato brevettato e che garantisce un’elasticità e una consistenza difficilmente raggiungibili dalle “imitazioni”. Le differenze di prezzo possono spesso far propendere per queste ultime, ma difetti e imprecisioni di fabbricazioni rischiano di renderle addirittura più dannose delle sedie non ergonomiche.
Infine, occorre porre attenzione alle possibili controindicazioni. Come fanno notare i fisiatri Stefano Respizzi e Stefano Negrini, per chi soffre di patologie a livello lombare l’uso di sedie ergonomiche basculanti potrebbe essere sconsigliato da un punto di vista medico.